Trulli - Ampliamenti

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  • Trulli - Ampliamenti

    I trulli sono l’espressione di una civiltà contadina che oggi non esiste più, man mano con il cambiamento dell’economia dell’area della Murgia, le campagne sono state abbandonate trasformandosi spesso in luoghi di villeggiatura estiva. Le estati passate in campagna proteggevano dalla calura del paese e offrivano uno svago ai bambini liberi dalla scuola. Le caselle di campagna spesso non rispondevano alle nuove esigenze, serviva più spazio, l’uomo ha sempre adeguato le costruzioni alle proprie necessità. Il problema di per sé non è l’ampliamento delle strutture ma il modo in cui sono ampliate. Le costruzioni in pietra sono state affiancate, sovrastate e inglobate da volumi sproporzionati, verande enormi, strutture in stridente dissonanza.

    Dopo che molti scempi sono stati fatti, si è sentita la necessità di preservare il patrimonio delle costruzioni in pietra. Allo stato attuale sembra superato il concetto di cristallizzare i trulli in una memoria storica non più rappresentata, attualmente il loro uso è prevalentemente residenziale e residenziale – turistico.

    Per salvaguardare queste strutture bisogna promuoverne l’utilizzo, per rendere possibile l’utilizzo si devono consentire  le dotazioni minime l’ abitabilità. Quindi la struttura in pietra deve essere dotato di impianti di servizio e se necessario deve essere ampliabile in misure compatibili con la dimensione della struttura e nei modi compatibili con la struttura stessa. Fondamentali in questo sono le indicazioni che vengono dagli studi del PPTR Puglia (Piano Paesaggistico Tematico Regionale).

    Il PPTR ha definito delle” linee guida (4.4.4.)per la tutela, il restauro e gli interventi sulle strutture in pietra a secco della Puglia.”

    Il Punto 4. “ Interventi di Adeguamento a fini abitativi dei manufatti in pietra a secco con aumento di volumetria “ riporta nei  “ Criteri e requisiti generali” che gli edifici che si vanno ad ampliare siano tali da diventare fruibili ai fini abitativi con un piccolo aumento di superficie

    E che

    • L’ampliamento si realizzi contestualmente al restauro conservativo di tutte le costruzioni in pietra a secco
    • I volumi in aggiunta siano destinati ad ospitare i servizi igienici e cucine così da rispondere alle necessarie dotazioni igienico sanitarie.

     

    Gli ampliamenti possono essere realizzati secondo i criteri degli

     

    • Ampliamenti “una tantum”  a scopo residenziale o residenziale turistico nella misura massima dei 75 mc, dove gli strumenti urbanistici lo consentano.
    • Ampliamenti con indice di fabbricabilità fondiaria, in questo caso si esplicita come sia possibile effettuare ampliamenti “in base agli indici fondiari dettati dagli strumenti urbanistici comunali vigenti. Il volume dell’ampliamento dovrà essere calcolato al volume edificabile rinveniente dalla superficie del lotto il volume dei manufatti già presenti sul lotto stesso (ampliamenti ivi compresi gli ampliamenti una tantum, volumi tecnici e accessori già realizzati).”

    Quanto riportato è importante poiché vuol dire che il PPTRcontempla la possibilità di ampliareun edificio in pietra in misura superiore ai 75 mc assunti spesso come limite massimo, limite valido per gli ampliamenti una tantum ma non per quelli con indice fondiario.

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