Trulli - In Valle d'itria - Cicerone di me stesso

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  • Trulli - In Valle d'itria - Cicerone di me stesso

    Ho recentemente finito di leggere "in Valle d'itria - Cicerone di me stesso"  Schena - Editore scritto da Pietro Massimo Fumarola. E’ un libro non recente del 1975, ma non per questo ha perso il forte sentimento di amore con cui è stato scritto. La dedica dell’ing. Fumarola ai suoi  figli augura di saper distinguere “ tra le opere dell’uomo, non quelle maggiori e minori, ma quelle conformi all’ordine naturale”. La  frase comprende  la bellezza delle architetture vernacolari, stimate in quegli anni ben poco e facilmente sostituite dai nuovi canoni del cemento armato. Il libro è un viaggio in cui lo scrittore guarda il paesaggio della pietra colloquiando con le scomparse figure della sua memoria rievocate per accompagnare la visita delle abitazioni tipiche di una morente società contadina.

    La colta lettura del paesaggio di pietra della murgia restituisce il significato di alcune parole

    Foggia: cisterna piena d’acqua “dal latino FOVEA (fossa interrata)

    Specchie: semplici tumuli di pietra a secco risultato dello spietramento dei campi nella zona della valle D’Itria,  ma punti di osservazione strategica nel Salento medievale come per l’etimo latino SPECULA (osservatorio, posto eminente per guardare all’intorno e spiare),

    Pentima: pietra affiorante da PENTA ( rupe, roccia).

    Del trullo l’autore riporta il significato di cupola dal tardo greco TRULLOS, non si pone il problema di indagarne l’origine costruttiva facendo notare come “in una dato ambiente un certo comportamento umano risulti assai probabile e che quindi gruppi etnici diversi possono adottare una stessa soluzione indipendentemente contemporaneamente o successivamente” questo perché in un certo habitat le soluzioni possibili e compatibili con l’ambiente non sono molto numerose. Quindi se alcuni contesti presentano una grande disponibilità di pietra sarà probabile che venga usata per la costruzione e che le tecniche convergano verso soluzioni simili. Il trulli nascono dalla pietra che “rimossa dal suolo per bonificare…si ricompone e diventa costruzione, diventa la casa dell’uomo, ne riceve l’impronta indelebile” e sono, come si augurava l’autore, ancora qui, forse meno autentici ma ancora vivi.           

     

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